"Era il campionato più bello del mondo”. Questo
è ormai il pensiero pressoché unanime degli appassionati di calcio nel
belpaese. Ma poco importa, certe argomentazioni lasciano il tempo che trovano
quando si ricomincia a parlare di calcio giocato.La Serie A
riapre i battenti tra una serie di incognite e alcune certezze, su tutte spicca
sempre la stessa da ormai tre anni: la Juventus è la squadra da battere. Sebbene
il club bianconero abbia perso, per motivi diversi, alcuni dei protagonisti
delle stagioni passate (su tutti Tevez, Pirlo e Vidal), ha mantenuto intatta la
sua forza e la sua compattezza, dimostrata nella vittoria della Supercoppa
nella finale di Shangai contro la Lazio. Nonostante una competitività ormai
appurata anche in Europa, Marotta non ha rinunciato a investimenti corposi in
fase di calciomercato: calciatori già affermati, vedi Mandzukic e Khedira, e
giovani dal futuro roseo come Dybala e Alex Sandro, che con i rientri alla base
di Zaza e Rugani vanno ad arricchire la rosa fortissima a disposizione di Max
Allegri, pronta ad arrivare in fondo in tutte le competizioni. Alle spalle dei
Campioni d’Italia, a detta di molti, la Roma rimane la prima concorrente per il
titolo.
Il ds Sabatini ha svolto forse la sua migliore campagna di
calciomercato da quando ha preso piede negli uffici di Trigoria. Chissà, magari
perché si è sentito sotto pressione dopo il fallimento dell’ultima sessione
invernale, oppure perché mai come quest’anno crede
che sia veramente la volta buona per regalare alla piazza qualcosa
d’importante. Gli arrivi di Dzeko
e Salah, a cui si aggiungono la rivelazione della scorsa stagione Iago Falque,
il tedesco Rudiger, il portiere Szczesny e il probabile prossimo acquisto Digne
dal PSG, regalano a Rudi Garcia una squadra quanto mai competitiva, soprattutto
dalla cintola in su.
Da non sottovalutare sono le milanesi: il Mancio vuole fortemente che la sua Inter torni ai fasti di un tempo, quando primeggiava in Italia e incuteva timore in Europa. Insieme ad Ausilio ha formato una squadra totalmente diversa da quella dello scorso anno: in difesa sono arrivati Miranda, Murillo e Montoya; a centrocampo il fiore all’occhiello del mercato, quel Geoffrey Kondogbia che deve dimostrare di valere tutti gli oltre 30 mln di € spesi per acquistarlo.
In attacco Jovetic cerca il
riscatto dopo un’annata fallimentare al Manchester City. Il mercato non sembra
ancora finito per i nerazzurri, si cerca ancora una punta esterna (Perisic o Perotti)
e un terzino sinistro (Coentrao l’obiettivo), e nonostante l’addio di Kovacic
passato al Real Madrid, l’obiettivo sembra essere almeno la qualificazione alla
prossima Champions League. Anche il Milan ha rinnovato molto, a partire dall’allenatore.
Sinisa Mihajlovic è pronto al debutto
su una panchina di prestigio, ha richiesto e ottenuto il suo pupillo Romagnoli
e Bertolacci; davanti la nuova coppia Bacca-Luiz Adriano fa già sognare i
tifosi del diavolo, mentre resta il
sogno Ibra come ciliegina sulla torta di un calciomercato che molto
probabilmente regalerà al tecnico serbo anche Soriano. Il presidente Berlusconi
vuole assolutamente riconquistare un posto nell’Europa che conta, e perché no
anche qualcosa di più. Chi stimola di più l’immaginazione e l’interesse è
sicuramente il nuovo Napoli. Nuovo allenatore, nuovo ds e nuovo modulo. Ha
mantenuti tutti i big, Higuain compreso,ed inoltre Sarri lavorerà ancora con
alcuni dei suoi fedelissimi come Valdifiori e Hysaj; il ritorno del carismatico
Pepe Reina e gli arrivi di Allan e Chiriches, vanno a completare un 11 titolare
pronto a lottare per il vertice, una compagine ambiziosa che mira a fare
definitivamente il salto di qualità. Lazio e Fiorentina completano quello che
dovrebbe essere il gruppo destinato a stabilirsi nei piani alti della
classifica. I biancocelesti non hanno cambiato molto, il solito mercato della
coppia Lotito-Tare ha portato giovani validi e molto promettenti, come Kishna,
Morrison e il serbo Milinkovic-Savic (strappato proprio alla Fiorentina), che
insieme al ritorno del capitano Mauri e alla conferma dei gioielli Felipe
Anderson, Candreva e Biglia, permetteranno a Pioli di competere non solo in
Italia, ma anche in Europa, cosa che è mancata lo scorso anno. Molta curiosità
gira anche intorno ai viola del nuovo tecnico Paulo Sousa, soprattutto per
sapere se quest’ultimo riuscirà a replicare il bel gioco mostrato in Svizzera
alla guida del Basilea. Dopo l’addio di Cuadrado a gennaio, anche Mario Gomez
ha lasciato Firenze per approdare ai turchi del Besiktas. Il tedesco è stato
sostituito dall’ex Dnipro Kalinic, mentre a centrocampo si registra
l’importante arrivo di Mario Suarez dall’Atletico Madrid nell’ambito
dell’operazione che ha portato Savic in Spagna. In attesa del ritorno
definitivo di Pepito Rossi, la viola cerca una stagione esaltante per puntare a
qualcosa di più della qualificazione in Europa League. Alle spalle del gruppo
di comando il quesito principale riguarda chi sarà la sorpresa del campionato, l’Hellas Verona con il nuovo attacco formato da Toni e Pazzini? La Samp di Zenga con il ritorno dell’indomabile Cassano? Il Genoa di Gasperini e Pandev? Oppure sarà il Torino di Ventura? Per quanto riguarda la bagarre che riguarderà i bassi fondi della classifica, la lotta per
non retrocedere vede le neopromesse Frosinone e Carpi le indiziate principali
destinate a tornare nella serie cadetta. A queste si potrebbero aggiungere le
solite note: Empoli, Chievo, Atalanta e Bologna. Vagano nel limbo invece
Sassuolo, Udinese e Palermo, nella speranza di una stagione memorabile.
Insomma la Seria A sta per tagliare il nastro di partenza della stagione 2015/2016, migliaia di cuori palpitanti torneranno a battere all’unisono, migliaia di bambini troveranno un nuovo idolo, e una palla rotonda diventerà nuovamente la protagonista delle domeniche degli italiani. Citando le parole di un famoso telecronista: “l’attesa è finita...si comincia!”.
Di Valerio Colaiocco
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