domenica 23 agosto 2015

Serie A: 1° giornata. Napoli non basta Hamsik, magia Jovetic, serataccia Milan

Prima giornata di Serie A appena conclusa, leggi su Tuttocalcio tutte le sintesi di giornata.

Empoli FC EMPOLI  1-3  CHIEVO AC Chievo Verona

Nella prima sfida salvezza del campionato, bella vittoria in rimonta del Chievo in una partita dalle due facce.
Nel primo tempo solo l'Empoli che, al primo tiro della partita Empoli è già in vantaggio: cross sporcato di Mario Rui dalla sinistra, la palla arriva a Saponara che con un piatto deviato sentenzia Bizzarri. Stessa azione pochi minuti dopo ma questa volta Bizzari devia il diagonale insidioso di Saponara. Ancora il fantasista empolese inventa, ma Maccarone spreca sotto porta. Nella ripresa però cambia tutto. Il Chievo al primo tentativo pareggia con Meggiorini, che da calcio d'angolo beffa Skorupski. I clivensi ribaltano tutto con Birsa, che dal limite lascia partire un bel tiro a giro. L'Empoli si scioglie incredibilmente e il Chievo al 19' della ripresa colpisce di nuovo con Paloschi di testa.

ACF Fiorentina FIORENTINA  2-0  MILAN AC Milan

Va alla viola il primo big match di giornata. A sorpresa il tecnico portoghese lascia in panchina Mario Suarez ed Astori, e punta su un 4-2-3-1 con Bernardeschi e Gilberto esterni alti e Kalinic punta centrale. Mihajlovic risponde con un 4-3-1-2, con la coppia Bacca-Luiz Adriano davanti, mentre dietro confermato Rodrigo Ely insieme a Romagnoli.
Al 5’ subito palla gol per la Fiorentina in contropiede con Ilicic che cerca di sorprendere un Diego Lopez fuori dai pali. Al 19’ ancora Fiorentina pericolosa, Kalinic si invola a tu per tu con Diego Lopez, ma si lascia ipnotizzare dal portiere rossonero, sugli sviluppi dell’azione Marcos Alonso cerca l’eurogol al volo su assist di Borja Valero, ma la palla finisce a lato.
Del Milan non c'è traccia.
Al 36’ svolta nel match, al suo esordio in seria A Rodrigo Ely subisce la prima espulsione per doppia ammonizione, e lascia i rossoneri in 10. Sulla punizione seguente Marco Alonso disegna un arcobaleno con il sinistro che si insacca all’incrocio dei pali. Il primo tempo si chiude con la Fiorentina in attacco che sfiora il raddoppio in un paio di occasioni. La ripresa si apre nella stessa maniera, al 53’ Ilicic scatta in posizione regolare ma anche lui da solo davanti a Diego Lopez calcia sul portiere. È comunque il preludio al raddoppio della Fiorentina, che arriva due minuti più tardi grazie ad Ilicic che realizza un calcio di rigore da lui stesso procurato su fallo di Romagnoli. La viola si limita poi ad amministrare l’incontro e non succede praticamente più nulla fino al triplice fischio.Una Fiorentina apparsa davvero brillante e ben organizzata supera meritamente il Milan e conquista i primi 3 punti della stagione. Molte cose da rivedere (soprattutto in difesa) invece in questa settimana per Mihajlovic in vista dell’impegno della prossima settimana al Meazza con l’Empoli.

Frosinone Calcio FROSINONE  1-2  TORINO Torino FC

Festa rovinata dal Torino nella prima in Serie A al Matusa del Frosinone. La formazione di Ventura ribalta la situazione con Quagliarella e il nuovo acquisto Baselli. Il Frosinone subito il primo gol cala nettamente, e getta al vento il risultato e una bella prima metà di gioco.

Eppure la partita per gli uomini di Stellone inizia benissimo visto che, al 7' Paganini mette in mezzo, e Soddimo sfuggito alla marcatura del Toro, in spaccata segna il primo gol storico del Frosinone in Serie A. La reazione del Torino non si fa attendere, ma sul colpo di testa ravvicinato di Quagliarella, Leali è super. Il gol del Toro arriva al 15' della ripresa: dal cross di Avelar, risponde Quagliarella, che in area si libera di Criviello e colpisce al volo di sinistro. Il Toro diventa padrone del campo ed ha una grande occasione al 66' con Martinez, ma il suo tiro è respinto da Leali. Dagli sviluppi del calcio d'angolo arriva il gol di Baselli, che sfrutta anche una respinta non perfetta di Leali. Il Frosinone non ne ha più.

FC Internazionale INTER  1-0  ATALANTA Atalanta BC


Vittoria sofferta, da classica partita dell'Inter. Decide Jovetic con una magia allo scadere. Reja sceglie invece un 4-3-3, che in fase difensiva diventa un 4-5-1, con Maxi Moralez e il papu Gomez a supportare Denis in avanti.Inter subito sfortunata perché il capocannoniere della scorsa stagione Icardi deve lasciare subito il campo. A dispetto di quanto si potesse pensare, la prima occasione del match è per l’Atalanta: errore di Gnoukouri a metà capo dal quale parte il contropiede bergamasco che termina con una conclusione alta di Gomez su sponda di Denis. Al 24’ anche l’Atalanta deve spendere la sua prima sostituzione: Pinilla subentra a Denis dopo un contrasto aereo con Brozovic. La prima frazione si chiude sullo 0-0 senza particolari emozioni, poche occasioni da entrambi i lati, ed un Inter apparsa a tratti confusionaria. La ripresa si apre con i nerazzurri di casa più vivaci che cercano il vantaggio con un tiro da fuori di Kondogbia. Al minuto settanta svolta del match, Carmona riceve il secondo giallo per un intervento su Hernanes e lascia il campo da gioco. Prova subito ad approfittarne l’Inter: Jovetic si libera di un paio di uomini e lascia partire un fendente dai 25 metri che però finisce alto sfiorando la traversa. Poco dopo Palacio deposita la palla in rete, ma il gol viene annullato per un’iniziale posizione di fuorigioco dell’argentino. Il forcing finale degli uomini di Mancini produce i suoi frutti al terzo minuto di recupero: la difesa atalantina lascia inspiegabilmente troppo spazio a Jovetic che trova il primo gioiello della stagione con un tiro a girare sul secondo palo e fa esplodere lo stadio.L’Inter trova così la prima vittoria e non stecca la prima della nuova stagione, grazie al gol di Jovetic al suo esordio a San Siro. Finale amaro per gli uomini di Edy Reja che fino al momento dell’espulsione di Carmona avevano retto il campo in maniera quasi perfetta.

US Città di Palermo PALERMO  1-0  GENOA Genoa CFC

Vittoria meritata per il Palermo, che ringrazia il nuovo acquisto El Kaoutari, che punisce un Genoa troppo rinunciatario nel secondo tempo. Le due squadre, rivoluzionate ed ancora in costruzione si dividono un tempo per uno. Nel primo tempo meglio la squadra di Gasperini, mentre alla lunga le giocate di Vazquez, fanno pendere la bilancia verso il Palermo, che prima del gol nel finale aveva colpito anche due traverse.
Inizia meglio il Genoa, che in ripartenza rischia di fare molto male. In due situazioni infatti Pandev crea dei grattacapi alla difesa palermitana. La prima grande occasione dei rosaneri arriva al 25'. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo Rigoni stoppa in area ma colpisce solo la traversa, da pochi metri dalla porta. Meglio il Palermo ad inizio ripresa, con Trajkovski che offre qualche spunto interessante. Il Palermo cerca la via del gol, ma Vazquez viene fermato solo dalla traversa. Quando tutto sembra finito arriva il gol di El Kaoutari, che dagli sviluppi di una mischia segna il gol decisivo del Palermo.

UC Sampdoria SAMPDORIA  5-2  CARPI Carpi FC 1909

Esordio vincente per la Samp di Zenga, che dopo aver iniziato la stagione male, con l'eliminazione in Europa League, dilaga contro il Carpi. Alla formazione di Zenga bastano trenta minuti per chiudere la pratica, contro la formazione romagnola che è stata in difficoltà per tutti i 90'. Esordio pesante per i ragazzi di Castori, che nella prossima partita se la vedranno con un altro avversario durissimo, come l'Inter.
Partita sbloccata già al 14': Letizia fa un fallo ingenuo su Muriel e dal dischetto Eder spiazza con freddezza Brkic. Il Carpi non c'è e al 20' la Samp raddoppia, grazie a una bella giocata di Muriel che si mette in proprio e dopo aver ubriacato di finte Spolli, mette dentro per il 2-0. Partita in cassaforte alla mezz'ora ancora con Muriel: bell'affondo di Cassani sulla destra, arrivato sul fondo scarica per Muriel che di prima trafigge Brkic. Il Carpi è in confusione totale e subisce il quarto gol due minuti dopo: Eder converge dalla sinistra e lascia partire un sinistro sul quale Brkic però, sbaglia clamorosamente la presa. Al 36' ancora Sampdoria: Fernando dal limite, mostra le sue grandi doti balistiche realizzando un grande gol da calcio di punizione. La sconfitta del Carpi viene lenita, dalla soddisfazione di Lazzari, che sigla il primo gol storico della formazione romagnola con un bel tiro all'angolino destro di Viviano e dal bel gol di Matos a fine partita. Nella ripresa infatti i doriani gestiscono il vantaggio. C'è anche spazio per l'esordio di Cassano, che prende in posto di un grande Muriel e per il rigore sbagliato di Lazzari.


US Sassuolo SASSUOLO  2-1  NAPOLI SSC Napoli

Al Mapei Stadium va in scena una sfida emozionante. Consueto 4-3-3 per Di Francesco che punta sulla difesa collaudata formata da, Cannavaro, Acerbi e Peluso; in avanti Defrel è la punta centrale del tridente completato da Berardi e Floro Flores. Sarri opta per il suo solito 4-3-1-2, Hamsik ritrova la posizione di interno di centrocampo, mentre Insigne supporta Higuain e Mertens in avanti.

Bastano 3 minuti scarsi al nuovo Napoli per sbloccare il risultato, ripartenza veloce degli uomini di Sarri con Insigne che pesca Higuain in area, conclusione ad incrociare dell’argentino ribattuta da Cannavaro, sulla respinta si avventa come un falco Hamsik che ribadisce in rete. Il Sassuolo accusa il colpo permettendo ai partenopei di rendersi pericolosi in un altro paio di occasioni nei primi 15 minuti. Floro Flores cerca di svegliare i suoi con un colpo di testa su calcio d’angolo che però finisce alto al 25’. L’attaccante neroverde si carica sulle spalle i compagni e su un grande assist di Berardi firma il pareggio al 31’. Nel finale di tempo il Sassuolo chiude alle corde il Napoli, tenuto in vita solamente da Reina che respinge di piede una conclusione ravvicinata di Defrel. Fase iniziale di studio nella ripresa, al 57’ prima occasione per il Napoli con Mertens che sfiora l’incrocio dei pali su punizione dai 20 metri. Lo stesso attaccante belga ci riprova 10 minuti più tardi, ma strozza troppo il sinistro a pochi passi dalla porta emiliana. È sempre Dries Mertens l’uomo più pericoloso del Napoli nella seconda frazione di gioco, l’ex PSV ci prova ancora a 15 minuti dal termine con un tiro a giro sul primo palo che però finisce sul fondo. Nel momento di maggiore sforzo del Napoli, è però il Sassuolo a passare in vantaggio a sette minuti dal termine. Azione offensiva degli uomini di Di Francesco che porta sul fondo il neo entrato Falcinelli, il cross dell’attaccante proveniente dal Perugia viene prolungato dalla difesa partenopea sul secondo palo, dove è appostato Sansone che da due passi appoggia in rete di testa beffando Reina. Provano a rispondere dopo pochi minuti gli uomini di Sarri: Callejon entrato da poco calcia di prima intenzione verso il seconda palo, ma la sfera esce a lato. Dopo 4 minuti di recupero si chiude la partita, con il Sassuolo che supera in rimonta il Napoli e mette a segno un colpo fondamentale per la propria salvezza. Il Napoli esce sconfitto da un match che l’ha visto protagonista solo a tratti, alla squadra di Sarri è mancata infatti soprattutto la continuità nell’arco dei 90 minuti e forse anche un po’ di lucidità sotto porta.

In collaborazione con Valerio Colaiocco

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