mercoledì 26 agosto 2015

L'editoriale: Balotelli bis, ma non doveva arrivare Ibrahimovic?

"Balotelli non tornerà mai più in Italia, già una volta, pur di ascoltarlo, ho fatto l'errore di riportarlo indietro". Sembra di risentirlo Raiola. Probabilmente la sua dichiarazione, sarà del 12 agosto del 2010, quando Balotelli passò al Manchtester City, i molti penserebbero, ma invece, era solo del 27 novembre scorso. Tanto sta che ieri, prendendosi beffe di quella dichiarazione, Balotelli è tornato a Milanello, ha svolto le visite mediche, e ha lasciato qualche breve intervista (fosse stato per lui non sarebbe stata nemmeno breve), nella quale ha parlato della solita voglia di voler lavorare. Forse qualcosa ci è sfuggito. Ma non doveva essere Ibra il grande colpo che avrebbe portato il Milan a candidarsi alla vittoria dello scudetto? E ora? Quali sono gli obiettivi del Milan? Balotelli vale Ibra?.
Se lo saranno chiesti anche i tifosi del diavolo, che magari sono rimasti sconcertati da questa operazione. Che per carità, se la facessimo analizzare da un'esperto di economia (ma anche da un bambino di 10 anni), direbbe che è stata perfetta. Infatti, lo scorso anno Balotelli, era stato venduto per 20 milioni di Euro, ed ora ne vale già la metà, tanto che il Liverpool lo ha prestato al Milan senza volere nulla dai rossoneri, e pagando anche metà dello stipendio. Perfetta, operazione. Chapeau!
Ma fermi tutti: non doveva arrivare Ibra?.
Balotelli arriva dopo un anno, nel quale ha visto più tribune degli stadi della Premier, che il campo. Solo un gol in campionato, su sedici presenze, e ben cinque ammonizioni. Se lo mettessimo in confronto con le statistiche di Hernandez, un altro che ha scaldato un'altra panchina importante, come quella del Real, più di un termosifone, vedremmo che lui sette gol in Liga gli ha fatti, giocando addirittura 100' in meno. Beh si forse queste statistiche, lasciano il tempo che trovano. Ma riflettendo sull'impatto che può avere Balotelli, molti si potrebbero chiedere, e dove giocherà? Si sa, la posizione dell'ex Liverpool, è da sempre stata la sua croce: attaccante centrale, seconda punta, fantasista, chi più ne ha ne metta. A Mihajlovic l'arduo compito di capire quale ruolo sia il più congeniale all'estroso giocatore, visto che Mourinho, Rodgers, Mancini e Pellegrini (mica pizza e fichi), lo hanno di volta in volta scaricato, senza mai avergli trovato una posizione definita.

Il Milan, considerando che paga solamente una parte di stipendio, e che comunque è già abbastanza coperto in attacco, visto che ci sono Bacca e Luiz Adriano, nel complesso potrebbe essere soddisfatta dell'operazione. Se Balotelli va, risorge lui e magari da una mano al Milan. Altrimenti addio e tanti cari saluti. Sarebbe tutto perfetto se non considerassimo che Balotelli, ruba il posto a Zlatan, mica uno qualunque. Zlatan, l'oggetto del desiderio di un'intera finestra di mercato. Colui che avrebbe fatto cambiare l'idea riguardo gli obiettivi del Milan. E che avrebbe fatto dimenticare a tutti, che il Milan ha in difesa Ely, Mexes, Paletta, Abate, ed a centrocampo gente come De Jong, Poli, Nocerino, tutti giocatori che hanno dimostrato di non essere da Milan, o in fase discendente di carriera. Avrebbe portato carisma, fame e qualità indiscusse. Colui che da solo possiede più trofei di tutti i giocatori del Milan messi insieme. E dopo sessanta giorni in cui tutti i dirigenti del Milan, da Galliani a Berlusconi, hanno fatto credere al popolo milanista che sarebbe stato il colpo di fine mercato, colui senza il quale non si sarebbe iniziato il campionato, prendi Balotelli? Mossa di marketing? Ma a che pro?  A Balotelli smentire questo editoriale. L'unica certezza che tutti i tifosi del Milan avranno è che Zlatan non arriverà.

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