mercoledì 12 agosto 2015

La rubrica: il personaggio, quel Pedro che non t'aspetti

Il gol di Pedro contro il Man Utd nel 2011
Potrebbe essere stato il suo ultimo gol, il gol dell'addio, il migliore modo per Pedro Rodriguez con la maglia blaugrana del Barcellona. Un ennesimo gol in finale, decisivo per conquistare la Supercoppa europea 2015 contro un Siviglia che sembrava ormai steso e che invece è riuscito in una clamorosa rimonta: dal 1-4 al 4-4. Ma poi entra lui, l’uomo delle finali, colui che è riuscito nella straordinaria impresa di segnare in tutte e sei le competizioni alle quali il Barcellona ha partecipato nella stagione 2009. È il 115’ minuto di gioco quando Pedro raccoglie una respinta corta di Beto, dopo un tiro del solito Messi, e segna il gol del 5-4. Festeggia correndo verso i tifosi, anche se la maggior parte di loro sono georgiani perché di spagnoli ne sono arrivati pochi a Tbilisi a seguire la finale.
Viene inseguito e festeggiato da tutta la rosa del Barcellona perché questo non è solo un gol che può decidere una finale, questo è, molto probabilmente, l’ultimo gol di Pedro con il Barcellona. A 28 anni, dopo averne trascorsi undici nelle fila dei catalani, potrebbe cambiare aria. Ma non per soldi o problemi di ambiente, ma di minutaggio. Nelle ultime stagioni ne ha avuto sempre meno, normale se davanti hai un tridente formato da Messi, Suarez, Neymar (la “MSN”) e, da gennaio, bisogna aggiungerci anche il nuovo acquisto Arda Turan e il giovane Rafinha, che ieri nella finale ha sostituito più che degnamente la “N” del tridente. Pedro non è mai stato uno dei titolarissimi, vero, ma quando contava lui c’era sempre, soprattutto nelle finali, ed è per questo che da Guardiola fino alla partita di ieri sera, nessun allenatore ne farebbe a meno. Nel suo futuro c’è Manchester, sponda United, squadra che nel 2011 Pedro castigò (stranamente) nella finale di Champions di Wembley, sbloccando il risultato dopo una decina di minuti. Sembrerebbe infatti che Van Gaal sia disposto a pagare i 30 milioni richiesti dal Barcelona per portarlo tra i Red Devils. Chissà però gli orecchioni di Neymar non potrebbero far slittare l’addio di Pedro a  dopo la supercoppa spagnola contro l’Athletic Bilbao in programma il 14 e 17 agosto, magari alzando un altro trofeo da protagonista. Lo stesso giocatore però ieri al termine della partita ha sbottato, andando contro la dirigenza e in particolare contro il direttore tecnico Fernandez, reo secondo Pedro di aver mentito che voglia lasciare il Barcellona. Lui ha spiegato che vorrebbe restare, giocando di più. Ma forse non c'è più tempo per tornare indietro, per ripensare a questa decisione, anche se il gol di ieri ha fatto capire ancora una volta quanto Pedro ami il Barcellona.
L'esultanza di Pedro dopo il gol decisivo al Siviglia

In collaborazione con Daniele Fraioli

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