Di Daniele Fraioli
Trasferta insidiosa per la Juventus che torna a Frosinone dopo lo 0-2 di nove anni fa in Serie B. Insidiosa perché la testa poteva essere già alla partita contro il Napoli di sabato prossimo. Termina con lo stesso risultato con un Frosinone mai pericoloso, se non in una occasione, ma che dovrà trovare punti salvezza in altre circostanze.

Una Juve che nella ripresa continua a schiacciare il Frosinone che però si difende sempre bene e con ordine, aiutati anche da una Juventus non troppo veloce nel far girare la palla. Ci provano soprattutto con tentativi da fuori area con Cuadrado e Pogba, data la grande densità di maglie gialle in area di rigore, ma i tentativi sono facile preda per Leali. Clamorosa occasione fallita da Pogba a venticinque minuti dalla fine che da due passi tira fuori, anche se il guardalinee aveva fermato tutto. Al 71' è anche sfortunata la Juventus con Dybala, fermato solamente dal palo con Leali fermo immobile. Spinge la Juve che alla fine vede fruttare i suoi tentativi al 73' con Alex Sandro che crossa rasoterra un pallone insidioso al centro dell'area che trova pronto Cuadrado alla deviazione decisiva. La Juve la chiude nel primo dei quattro minuti di recupero con il solito Dybala, che colpisce in contropiede sfruttando l'assist perfetto di Morata.
Serviva continuità al Milan che veniva da tre vittorie nelle ultime quattro partite, ma arriva solo un pari a San Siro contro un'Udinese che sembra essere in ripresa nelle ultime uscite. Milan che non approfitta dei pareggi di Fiorentina ieri, e Inter questa mattina, per accorciare sul terzo posto.
Primo tempo spento del Milan che va addirittura sotto al 17' dopo il doppio miracolo di Donnarumma, prima sul destro di Thereau, poi sulla ribattuta a botta sicura di Kuzmanovic, ma non può nulla al terzo tentativo dei friulani con l'ex Armero, che a porta vuota insacca. Troverebbe anche il goal del pari il Milan con Bacca al 32' ma viene fermato giustamente per fuorigioco.
Un altro Milan quello che rientra in campo e al 48' trova subito il goal del pareggio con Niang, che da due passi insacca senza problemi, ma il merito è tutto di Bacca che gli ha servito un pallone in profondità e con il sinistro , il francese, insacca nell'angolino basso a destra di Karnezis. Ma è sempre il colombiano ex Sevilla l'uomo più pericoloso per i rossoneri, come al 55' con un colpo di testa sventato brillantemente da Karnezis. Ancora Bacca pericoloso al 68' con un altro colpo di testa sovrastando i difensori ma anche questa volta la mira non è precisa. All'Udinese va più che bene il punto, non al Milan che ci prova fino alla fine anche con Bertolacci che non è nemmeno fortunato con la traversa colpita con Karnezis molto fortunato.
Napoli che conquista l'ottava vittoria consecutiva, mai accaduto nella sua storia nemmeno ai tempi di Maradona e conferma il primato sulla Juventus mantenendo i due punti di vantaggio proprio sui bianconeri in vista dello scontro diretto di sabato prossimo.

Nella ripresa non cambia la storia del match con il Napoli che fa la partita e con il Carpi che pensa solamente a difendersi. Al 49' ci prova Koulibaly di testa da calcio d'angolo ma il suo tentativo finisce alto. Al 51' Callejon troverebbe la via del goal se non fosse per l'assistente che ferma tutto per fuorigioco. Al 56' si complicano le cose per il Carpi che rimane in dieci uomini per l'espulsione per doppio giallo di Bianco. Spinge con l'uomo in più il Napoli che guadagna a venti dalla fine un calcio di rigore per un fallo di Daprelà, e Higuain trova il suo ventiquattresimo goal in ventiquattro partite. Vuole mettere il risultato al sicuro il risultato il Napoli con Insigne, che prova un tiro dei suoi ma Belec si supera e gli nega la gioia del goal. Brivido per Reina e tutto il San Paolo all'82' quando Lasagna carica il destro dal limite che sfiora la traversa di pochissimo.

Parte meglio il Sassuolo che tenta, come sempre, di fare la gara. Al 13' Berardi tenta di segnare dalla lunga distanza ma il suo sinistro termina alto. Passano 3' e Missiroli, tornato titolare dopo l'infortunio contro il Napoli, va in rete, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Alla prima occasione passa il Palermo con el mudo Vazquez, che di prima non lascia scampo a Consigli. Quando il Palermo pensa di andare nello spogliatoio in vantaggio, arriva la beffa all'ultimo secondo della prima frazione di gioco con Defrel, che è fortunato a ricevere palla con un rimpallo e poi davanti a Sorrentino non sbaglia.
L'inizio della ripresa è vivacissimo e al 50' Missiroli, di testa, trova il goal, questa volta è tutto regolare e il Sassuolo ribalta la situazione. Neanche il tempo di godere il risultato che il Palermo pareggia, ancora con protagonista Vazquez , autore dell'assist per Djurdjevic. Si è sentita la mancanza di Missiroli nell'economia del gioco del Sassuolo ed è proprio la mezzala neroverde a rendersi ancora pericoloso al 70', ancora di testa, ma questa volta non centra lo specchio. Insistono però gli emiliani, rimasti in superiorità numerica per l'espulsione di Lazaar, ma Sorrentino è grandissimo a sbarrare la strada a Falcinelli all'84'.
Crisi nera per il Torino che non sa più vincere, ma nemmeno più pareggiare. Non riesce, infatti, la rimonta come a Genova contro la Sampdoria di mercoledì scorso e rimedia una brutta sconfitta che permette ai veronesi di scavalcare in classifica proprio i granata.
L'inizio rispecchia il momento difficile delle due squadre, con una partita bloccata fino al 19' quando Immobile non è egoista e serve l'assist a Benassi che di prima, con il destro, lascia immobile Seculin e porta in vantaggio i granata. Passano pochi minuti e l'uomo più pericoloso dei padroni di casa è sempre Benassi, ma questa volta spreca tutto. Il pari del Chievo arriva al 34', quando Bruno Peres, nel tentativo di anticipare l'attaccante, entra in scivolata e spiazza anche il Padelli e insacca nella propria rete. Al 42' il Torino potrebbe tornare in vantaggio con Belotti, che è sì in un ottimo momento di forma, ma in questa occasione spreca tutto.
Nella ripresa parte decisamente meglio un Chievo più propositivo rispetto ai granata anche se la prima vera e propria occasione da goal della ripresa arriva al 65' con Inglese, che aggancia in area ma poi si fa parare la conclusione da Padelli. Passano cinque minuti e Avelar è ingenuo a far fallo in area di rigore e l'arbitro non può far altro che decretare il calcio di rigore a favore dei gialloblù. Dal dischetto si presenta lo sloveno Birsa che non sbaglia.
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