sabato 13 febbraio 2016

Liga BBVA: Prima gioia per Neville. Galca, siamo ai saluti?

Valencia CF VALENCIA  2-1  ESPANYOL RCD Espanyol Barcelona

Dir che questa gara valeva tantissimo era retorico. Entrambi gli allenatori si giocavano la panchina dopo le tante, troppe delusioni di questa stagione. La final, come è stata definita dai quotidiani spagnoli la vince il Valencia, alla prima vittoria da quando Neville è alla guida dei Pipistrelli. Sicuramente non una grande prova per il Valencia che però ha il grande merito di saper reagire allo svantaggio iniziale dell'Espanyol. Tre punti fondamentali per dare una sterzata ad una stagione che però sembra ormai compressa per sognare qualcosa in più di una tranquilla salvezza.

Inizio a dir poco aggressivo per il Valencia che però dopo 5' rischia di trovarsi sotto: ripartenza fulminea dell'Espanyol, zampata di Caicedo, miracolo di Diego Alves, la palla arriva sulla testa di Sylla che da pochi metri incredibilmente mette fuori. Il Valencia risponde con due occasioni in serie: al 10' sberla da calcio di punizione di Parejo messa in angolo da Pau, ritornato titolare.
Un minuto dopo grande occasione sul piattone di Paco Alcacer, bravissimo ad arrivare sul cross dalla sinistra ma sfortunato poiché la sua girata non entra per questione di centimetri. L'inizio ad alti livelli del match è tutta un'illusione. L'Espanyol si mette sulla difensiva e il predominio territoriale del Valencia diventa sterile. 

I catalani ad inizio ripresa rientrano meglio e con qualche sortita offensiva creano i presupposti per il vantaggio che arriva al 52': angolo battuto da Burgui, Duarte è lasciato solo e svetta anche sull'uscita timida di Alves. Il Valencia fa fatica a riorganizzarsi e giunge al pareggio grazie ad una giocata individuale di Cancelo. Il terzino destro parte dalla trequarti, semina due uomini e scarica dietro per Negredo che grazie ad una deviazione supera Pau. L'Espanyol si scioglie e Cheryshev fa esultare al 77' tutto il Mestalla: azione alla mano del Valencia con Feghouli che dall'out di destra vede alla grande l'inserimento del russo che di testa deve solo spingerla dentro. 

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