domenica 28 febbraio 2016

Serie A: Troppa poca Inter, la Juventus non perdona!

Due episodi a favore bastano alla Juventus che allo Stadium sconfigge per 2-0 un Inter mai apparsa pericolosa. Gara sempre in sofferenza per i nerazzurri che non pungono mai in fase offensiva, ma ancor peggio non riescono, salvo a sprazzi, a gestire il pallino del gioco. La Juventus ringrazia due ingenuità di D'Ambrosio e Miranda per staccare nuovamente in classifica il Napoli. 

Parte meglio l'Inter ma al 4' Hernanes, grande ex di turno, colpisce da fermo una traversa clamorosa. Decisiva la deviazione di Handanovic. Da quel momento in poi l'Inter accusa psicologicamente l'atteggiamento della Juventus che crea altre due ottime occasioni. Al 6' imbucata per Mandzukic, Murillo sbaglia, il croato mette a rimorchio per Dybala che conclude ma trova Miranda quasi sulla linea a salvare. Altri tre minuti e ancora Murillo sbaglia, questa volta a rinviare un pallone, ma Mandzukic con il suo piattone alza la traiettoria. L'Inter è bassissima e soffre molto perché non riesce mai a dar respiro alla propria difesa.
I centrocampisti sbagliano tanto in fase di appoggio, a causa anche del pressing molto alto della Juventus. Il primo tempo però si chiude sullo 0-0.

La resistenza dell'Inter crolla dopo solo un minuto della ripresa. Punizione dalla sinistra, D'Ambrosio non si accorge di essere solo e rimette imprudentemente in area dove Bonucci si coordina benissimo e fulmina Handanovic. Il gol galvanizza la Juventus che continua a chiudere sulla difensiva i nerazzurri. Da un'ottima azione in stile rugby, Dybala sfiora il raddoppio con un sinistro troppo strozzato. Mancini capisce che deve cambiare e inserisce Ljajic e Perisic sugli esterni, affiancando Palacio a Icardi nel centro. La Juventus allora lascia passare il tempo, attendendo che l'Inter sbagli per colpirla in contropiede. Il baricentro alto dell'Inter viene punito al 39' quando Miranda mette a terra Morata appena entrato. Dal dischetto lo spagnolo è perfetto spiazzando Handanovic e chiudendo la gara.

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