Di Daniele Fraioli
Non c'è davvero pace sulla panchina del Palermo, anche se questa volta il patron Zamparini non c'entra nulla. E' durata, infatti, più o meno un mese l'avventura dell'ex idolo della Bombonera, Guillermo Barros Schelotto, alla guida del Palermo. Prima affiancato da Viviani e poi da Giovanni Tedesco, ma sempre in tribuna per motivi burocratici, alla fine è arrivata l'ufficialità dalla UEFA che non ha convalidato il patentino da allenatore dell'argentino. Questa mattina è arrivato puntuale il comunicato della società palermitana: "E' con profondo rammarico che l'U.S. Città di Palermo deve prendere atto della decisione di Guillermo Barros Schelotto e del suo staff di lasciare la guida tecnica della squadra, non avendo la Uefa riconosciuto come valida la licenza da allenatore in suo possesso. Scheletro ha salutato questa mattina la squadra, che ha sostenuto l'allenamento sotto la guida di Giovanni Tedesco". Inoltre, il Palermo ha postato anche il comunicato della Uefa: "Guillermo Barros Schelotto non ha raggiunto i criteri minimi per ottenere l'abilitazione Uefa", criteri rigidi, che prevedono, ad un allenatore proveniente da un'altra federazione, almeno cinque anni di esperienza in una squadra della massima serie nazionale o la guida di una nazionale. 
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