giovedì 18 febbraio 2016

Champions League: Roma sconfitta tra gli applausi. Genk, rimonta sfiorata!

AS RomaROMA  0-2  REAL MADRIDReal Madrid CF

Non basta un’ottima prestazione fatta di corsa, qualità e sacrificio alla Roma che davanti a 55 mila persone cade immeritatamente per 2-0 di fronte al Real Madrid. La differenza la fanno i fenomeni e il maggior cinismo dei Blancos, abili a sfruttare le uniche disattenzioni romaniste. Il ritorno è un Everest per i giallorossi, che comunque escono rinfrancati per una prestazione al livello degli spagnoli.

Inizio di gara molto equilibrato con la Roma, senza Dzeko con Perotti falso nueve, si schiaccia molto non dando linee di gioco al Real. Allo stesso tempo però, per i giallorossi è difficile ripartire, e le uniche possibilità di contropiede sono affidate alla velocità di Salah, spesso e volentieri poco supportato. Proprio da una iniziativa nata dall’egiziano, Perotti la mette dentro per El Shaarawy che anticipa Carvajal ma non riesce ad inquadrare la porta. Il Real, controlla il pallino del gioco, ma Ronaldo-Benzema-James sbattono contro il muro romanista. Il portoghese chiude un bellissimo triangolo con Marcelo che di sinistro sfiora il vantaggio.

Nella ripresa la gara si apre, con la Roma che fa più difficoltà a mantenere i ritmi del Real. Al 57’ la doccia fredda: lancio in profondità per Cristiano Ronaldo che sfugge a Florenzi, sterzata improvvisa, tiro deviato e Szczesny è battuto. La Roma accusa il colpo e due minuti dopo ancora Ronaldo di testa spreca il raddoppio. Passata la tempesta la Roma torna a farsi pericolosa in attacco e un tiro dal limite a botta sicura di Vainquer sibila largo a Navas battuto. La Roma è sfortunata anche perchè prima Dzeko cestina un’altra ottima occasione e poi perchè l’arbitro di giornata, il sig. Kralovec non fischia un rigore nettissimo su Florenzi. Il canto del cigno arriva all’87’ quando Digne ingenuamente fa fare 30 metri a Jesé che di destro, appena entrato in area, punisce Szczesny. Finisce così tra gi applausi di uno stadio Olimpico che può dire di aver ritrovato definitivamente la sua Roma.
KAA Gent GENK 2-3WOLFSBURG

Dieci minuti su novanta minuti non servono al Genk per trovare la clamorosa rimonta. In Belgio vince il Wolfsburg, per 2-3, ed ormai i tedeschi hanno più di un piede ai quarti. 

Gara dai due volti con il Wolfsburg che nel primo tempo domina in lungo e in largo ma passa in vantaggio solo al 45’ con il gol di Draxler. L’inizio ripresa sorride al Wolfsburg che al 54’ raddoppia ancora con Draxler. Il Genk non c’è e al 60’ subisce la terza rete: Trasch sponda per Kruse che con freddezza sigla il tris. E’ quello il momento in cui si sveglia il Genk: la carica la suona Kums che colpisce la traversa al 64’. All’80’ i padroni di casa accorciano le distanze ancora con Kums. A quel punto il Wolfsburg crolla e i belgi con Coulibaly rientrano definitivamente in gara. Ci sarebbe anche la possibilità del pareggio se non fosse che un intervento su Kums al 94’ non venisse considerato tale da concedere calcio di rigore.

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