
Il 29enne nato a Lauro Muller, ha dalla sua qualche scusante: l'arrivare in una nuova squadra a Gennaio con tutt'altri obiettivi non è mai semplice per l'inserimento.
Il cambiare modulo, allenatore può creare problemi sopratutto nelle prime gare. Ed inoltre arrivare ad una squadra come l'Inter, il peggior secondo attacco tra le prime otto in classifica e peggiore addirittura della stessa Sampdoria, che ora è diciassettesima, fa capire che la filosofia di gioco sembra tutto tranne che il calcio spettacolo.
La cosa più preoccupante però al momento non sembra tanto il fatto che non riesca a segnare, perché come detto nell'Inter solo Icardi è arrivato in doppia cifra, ma il fatto che non riesca praticamente mai a calciare.
Qual è il problema? Uno dei più importanti, se non il più importante, sembra essere la posizione del giocatore in campo. Da quando arrivato all'Inter Eder non ha mai giocato vicino alla porta. Tre volte con il 4-3-3 e quindi come esterno destro, una volta con il 4-2-3-1 e quindi subito dietro Jovetic e contro la Sampdoria con il 4-4-2 in appoggio ad Icardi. Troppi i compiti tattici richiesti da Mancini, a differenza dei tempi in cui il talento 29enne giocava alla Samp. Infatti, con i blucerchiati, sia con Zenga, sia con Montella, era il finalizzatore principe affiancato dai suoi compagni che facevano il lavoro sporco per lui. Ora le cose sono cambiate, è arrivato il momento di fare il definitivo salto di qualità, ma per il momento risulta molto difficile...
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