Di Daniele Fraioli

Ha saputo reagire e rimontare i due goal di svantaggio ed è da qui che la Juve deve ripartire, dall'ultima mezzora. La prima ora di gioco non è stata giocata. Paura dell'avversario, forse il troppo rispetto, hanno fatto si che la Vecchia Signora diventasse una provinciale. Eppure l'anno scorso ha fatto tremare anche il Barcelona nella finale di Champions League a Berlino (mica il Cosenza, con tutto il rispetto per il Cosenza, nella finale di Coppa Italia di Lega Pro anche se i colori più o meno si somigliano). Ripartire dall'ultima mezzora significa dimostrare di essere all'altezza della situazione, che la finale di Champions non è stata solo un caso e la reazione di ieri sera lo ha dimostrato. Giocarla a viso aperto rispettando la forza dell'avversario, ma facendosi anche rispettare perché non basta il nome che porti sullo stemma o la sua storia a indirizzare una partita. Il 16 marzo a Monaco di Baviera la Juventus deve vincere se vuole passare il turno e con la giusta sfrontatezza può anche farlo. Basta solo battere i tedeschi e noi italiani sappiamo come si fa.
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