giovedì 25 febbraio 2016

Vidal, ennesima scappatella?

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. O meglio, Vidal perde il pelo ma non il vizio. Alla Juventus il centrocampista cileno lo hanno conosciuto per le sue grandi doti di guerriero e l'attaccamento alla maglia ma anche per sua qualche uscita di troppo. I maligni dicono che la sua cessione, per 40 milioni al Bayern Monaco, sia dovuta per tre fattori: la cifra irrinunciabile, qualche dolore di troppo al ginocchio e il suo comportamento non sempre perfetto. E in casa Juventus queste cose non vengono tollerate per sempre. 
Prima di arrivare al Bayern poi ci fu l'incidente mentre era in ritiro con il suo Cile durante la Coppa America. In quel caso il giocatore, che nell'incidente aveva un tasso di alcool superiore a quello tollerato in patria, fu tenuto in stato di fermo, ma poi venne graziato sia da Sanpaoli che dalla legge cilena.

L'arrivo al Bayern sembrava aver cambiato le cose. Un ambiente così austero, in un paese che lo è altrettanto si pensava potesse far bene al cileno, cresciuto ad inizio carriera al Bayer Leverkusen. Ma non passa molto tempo prima della polemica con Beckenbauer che lo definisce "un giocatore che non si muove in campo". Si arriva poi ad inizio febbraio quando Vidal viene tacciato per essere la talpa che condiziona i rapporti tra compagni e Guardiola.

Tutto finito? Macchè. La notizia arriva direttamente all'indomani dalla sfida di Champions contro la Juventus dalla sezione sport della Bild, uno dei maggiori quotidiani tedeschi. Stando all'indiscrezione il centrocampista cileno intorno alle 2.25 avrebbe lasciato l'hotel Principe di Piemonte. Accompagnato da due uomini della sicurezza ad un taxi, e con un cappuccio in testa, avrebbe lasciato l'hotel per una destinazione ignota. Qualche locale notturno? In Germania è già polemica.

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