martedì 29 settembre 2015

Accadde oggi: il compleanno del più grande attaccante dell'Est!

                                                                                                                di Daniele Fraioli

Oggi compie gli anni uno dei migliori attaccanti degli ultimi 20 anni, Andriy Shevchenko. Classe '76, è il miglior realizzatore della nazionale ucraina, il secondo miglior marcatore del Milan, quarto della Dinamo Kiev. A parte la parentesi passata a Londra nel Chelsea, soprattutto voluta dalle continue pressioni della moglie di trasferirsi nella capitale inglese, la sua carriera è stata segnata da queste tre maglie. Nella prima parentesi alla Dinamo Kiev dal 1994 al 1999 ha segnato 106 gol, vincendo cinque campionati e tre coppe nazionali. Nel 1997 si è affacciato veramente al grande pubblico e lo ha fatto alla grande, con una tripletta al Camp Nou in un Barcelona - Dinamo Kiev 0-4. Ariedo Braida, allora direttore generale del Milan, se ne innamorò subito. Lo andò a vedere, poi ci portò anche Adriano Galliani, ma quella volta Shevchenko giocò male e Galliani disse a Braida "ma sei matto a volere quello li?". Ma Braida continuò a corteggiarlo fino a quando non andò da lui, gli diede una maglia rossonera e gli disse che con questa avrebbe vinto il pallone d'oro.
Nel 1999 si trasferisce al Milan e già nei primi allenamenti tutti notarono che aveva quel qualcosa in più. In ucraina era abituato agli allenamenti di Lobanovski, detto il sergente, qua in Italia si fermava sempre un paio d'ore in più rispetto gli altri.
Nel 2003 vince il suo primo trofeo europeo con la maglia rossonera, segnando il rigore decisivo nella finale di Champions nel derby italiano contro la Juventus e nella stessa estate, grazie ad un suo gol di testa, il Milan portò a casa anche la Supercoppa Europea contro il Porto. Nel 2004 arriva, come da promesso qualche anno prima, il pallone d'oro dopo essere arrivato per due volte volte terzo, realizzando quell'anno 24 reti in 32 presenze. Il 2004 se da una parte gli ha regalato gioie al calciatore ucraino, dall'altra gli ha dato anche l'amarezza di perdere una finale ormai già vinta contro il Liverpool di Benitez in quella sciagurata finale di Istambul, dove il Milan avanti di tre gol si fece recuperare e Shevchenko calciò l'ultimo rigore, quello che portò la coppa dalle grandi orecchie in Inghilterra. Nel 2006 il trasferimento al Chelsea. La sua avventura pare subito mettersi bene, conquistando la Community Shield, ma le sue due stagioni a Londra non furono all'altezza: in due anni segno solamente 9 gol. Tornato un anno a Milano, il Shevchenko degli anni migliori sembrava essere solo un lontano ricordo e così decide di tornare all'altro suo amore, il primo, ossia la Dinamo Kiev dove in tre anni in campionato segna quai un gol ogni due partite, come quando era un ventenne. Questo gli permette di giocare da titolare con la sa nazionale gli Europei del 2012 in casa, nella sua ultima stagione da professionista, togliendosi anche la soddisfazione di segnare una rete. Calciatore completo: forte fisicamente, veloce, capace di calciare indifferentemente di destro e di sinistro, bravo nel gioco aereo..praticamente una macchina fatta per il calcio. Auguri Sheva!



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