mercoledì 28 ottobre 2015

Il personaggio: Destro che fine hai fatto?

Sembrano passati secoli da quando Mattia Destro era uno degli attaccanti più cercati dalla SerieA e la Roma per aggiudicarselo spese complessivamente 16 milioni di euro. Invece sono passati solamente tre anni e Mattia Destro sembra essere entrato in un imbuto senza via d'uscita che lo sta inghiottendo sempre più. Alla Roma con Garcia doveva lottare per il posto di unica punta con Totti, ma nonostante ciò arrivò a segnare oltre quindici goal stagionali. La partita che ha dato una svolta alla sua avventura a Roma è stata un Cagliari-Roma del 6 aprile 2014, quando Destro siglò la sua prima tripletta in Serie A ma la sua prova fu macchiata da un brutto gesto. Diede un pungo ad Astori e venne squalificato per quattro partite con l'ausilio della prova tv.
Da quel momento qualcosa è cambiato in lui, non solo con l'allenatore ma soprattutto con l'ambiente romanista (che si è sempre spaccato su di lui) e nell'anno successivo, dopo una serie infinita di panchine, a gennaio la Roma lo cede in prestito al Milan, che però sta attraversando il momento più basso dell'epoca Berlusconi. Destro non aiuta il Milan e il Milan non aiuta Destro che tornato a Roma da scaricato non può far altro che accettare dopo settimane di trattative, la destinazione Bologna, dopo però aver incredibilmente rifiutato il Monaco. Avere il posto fisso, tornare in doppia cifra e riconquistare la nazionale sono i motivi del suo trasferimento ad una neopromossa, ma le cose non sembra stiano andando diversamente. Dei suoi obiettivi l'unico per ora realizzato è il posto fisso anche se ieri sera contro l'Inter gli è stato preferito Mancosu, uno che in Serie A ha un gol all'attivo, quindi mica Van Basten. Cosa c'è che non va allora? Innanzitutto lo stesso Bologna non sta andando come dovrebbe: 2 vittorie in 10 partite sono un magro bottino e questo livello basso di prestazioni sta condizionando anche Destro che però ci sta mettendo del suo. Svogliato, troppo molle sotto porta, deve scrollarsi via al più presto questo blocco psicologico e molto probabilmente con l'arrivo di un nuovo allenatore al posto di Delio Rossi (si parla di Donadoni come possibile sostituto), il vecchio enfant prodige potrà tornare a essere un'arma in più.

Nessun commento:

Posta un commento