venerdì 15 gennaio 2016

Un girone fa, quanti cambiamenti, quante conferme!

Sabato 22 agosto e domenica 23 agosto. Sono passati già 5 mesi dalla prima giornata di Serie A e tante cose sono cambiate da quella serata estiva.

Prendiamo per esempio il primo Napoli di Sarri. Buona mezz'ora iniziale contro il Sassuolo e poi il black-out. Prima sconfitta in campionato e prime critiche ad un gioco che non si vedeva nonostante il ritiro. Anche Maradona criticava il Napoli - salvo poi ricredersi - e il nuovo allenatore, non all'altezza per lui. Il Sassuolo beh, mostrava di essere già una squadra coesa, piena di individualità e con Di Francesco alla guida. Le cose per i neroverdi non sono di certo cambiate.

Anche l'Inter non si discosta molto da quella di inizio anno. Brutta, a tratti noiosa, ma quadrata, solida e coriacea. La formazione di Mancini riusciva a vincere una gara difficile solamente nel finale grazie alla prima perla di Jovetic, esaltato come nuovo eroe - ora che fine ha fatto?. Gli 1-0 sono continuati e la classifica sorride ai nerazzurri, nonostante le ultime due gare interne. Per il bel gioco, ripassare in altri momenti.

Quanto è lontano l'inizio anno per la Juventus. La cessione dei capostipiti come Vidal, Tevez e Pirlo non era stata ancora assorbita. L'Udinese banchettava allo Juventus Stadium e creava le prime crepe di un inizio stagione più nero che bianco. Serviva l'ennesima prestazione, condita da sconfitta a Sassuolo, e la vittoria in extremis nel derby a svegliare un torpore ormai dimenticato. Ora infatti i bianconeri dopo 9 vittorie consecutive sono al ridosso del Napoli, primo in classifica. Ora chi se li ricorda più Vidal, Tevez e Pirlo.

Anche per la Roma l'inizio stagione sembra veramente lontano, ma per altri fattori. Si iniziava male contro un Verona che abbiamo visto quanto vale. Garcia disse "Qui a Verona in pochi faranno punti", mai profezia fu così errata. Il tecnico francese è stato esonerato, dopo tante delusioni, poco gioco e solo la vittoria nel derby come grande soddisfazione. E' arrivato Luciano Spalletti ed ora per i giallorossi si prospetta tutt'altro campionato.

Discorso a parte per il Milan. Come ogni anno c'era grande attesa, con Mihajlovic che sembrava fosse l'uomo giusto a far ripartire i rossoneri. Un calciomercato faraonico con tanti soldi spesi per Bacca, Luiz Adriano, Bertolacci e Romagnoli. Nonostante gli acquisti però si sono subito notati problemi strutturali in una squadra con poca personalità, poche idee e poca fantasia. Non a caso arrivò la prima sconfitta in casa di una Fiorentina partita tra mille difficoltà ma che ad oggi si conferma di essere la migliore squadra dal punto di vista del palleggio e possesso palla. Per il Milan non è cambiato quasi nulla, con una squadra che continua a giocare a tratti e con Mihajlovic sempre e continuamente sotto osservazione.

Chissà che il girone di ritorno svolti la stagione...

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