lunedì 11 gennaio 2016

Juventus: prova del nove superata!

                                                                                                             Di Daniele Fraioli

Sembra quasi un Allegri nelle vesti di veggente quando a fine ottobre disse che la Juventus doveva, quantomeno, dimezzare lo svantaggio dalle prime (era di nove punti) entro Natale e che per marzo doveva essere in piena lotta su tutti i fronti. Al termine del girone di andata siamo qui a parlare di una Juventus al secondo posto, a meno due dal Napoli capolista. Da quella sconfitta contro il Sassuolo a Reggio Emilia, con tutte le dichiarazioni forti che ci sono state nel post partita, sia quelle del capitano Gigi Buffon (fu definita una prestazione indegna), che quelle di Allegri e della società, sono arrivate nove vittorie consecutive. Il cambio di marcia è incredibile. Nelle prime dieci giornate i bianconeri avevano solamente dodici punti in classifica, nelle successive nove hanno fatto l'en-plain con ventisette punti. Dall'ottavo posto al secondo. Da una media goal di poco più di un goal a partita a una di quasi tre goal a partita, grazie anche all'esplosione di Dybala, che tra goal e assist è decisivo quasi nella metà dei goal realizzati dalla Juventus. Proprio la crescita esponenziale di Dybala e il flop trequartista, in questo caso Hernandes, ha spinto Allegri ad abbandonare il 4-3-1-2 e tornare al 3-5-2, reinserendo così il pilota automatico. L'unico problema è l'astinenza al goal di Alvaro Morata, fermo a due goal in Champions, seppur decisivi, ed uno in campionato. D'altro canto Allegri può far affidamento su un Mario Mandzukic su ottimi livelli e poi c'è la situazione di Zaza che ha la media goal migliore di tutto il parco attaccanti della Juventus con un goal ogni ora giocata e per questo reclama sempre più spazio, ma quasi al 100%, salvo offerte irrinunciabili, andrà via a gennaio.

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