Un Chelsea tutt'altro che spettacolare non riesce ad avere la meglio del West Bromwich ed impatta per 2-2 e non riesce a togliers una volta per tutte dalla zona retrocessione. Partita che vive di strappi e di folate troppo estemporanee. Il Chelsea non gioca bene ma meriterebbe la vittoria per le occasioni create, ma la tenuta difensiva, quest'anno tallone d'achille per i londinesi, la tradisce nuovamente.

La gara è brutta anche nella ripresa ma dal nulla al 74' il ragazzino Kenedy diventa decisivo nell'azione del gol del momentaneo vantaggio, quando McAuley nel tentativo di anticiparlo supera Mhyill. Il WBA sembra a terra ma all'85' un altro rasoterra imparabile vale il pareggio. McLean dal limite non ci pensa su due volte e trova un tiro sul quale Courtois non può arrivare. Due tiri, due gol.
Si chiama abnegazione, si legge Everton. Partita di grande cuore ed organizzazione per la squadra di Martinez che all'Etihad Stadium resiste per oltre un tempo al monologo del Manchester City. L'undici di casa non riesce a sfondare il muro composto da Stones-Funes Mori-Jagielka-Baines e di Howard decisivo in un paio di circostanze fondamentali. Finisce 0-0.
Pallino del gioco subito in mano ai Citizens che si fanno vedere per la prima volta al 9' con un tiro sul primo palo di De Bruyne. L'Everton attende ma non disdegna la ripartenza con Deulofeu e Lukaku sempre temibili. Serve un grandissimo intervento di Howard a salvare l'Everton su un colpo di testa a botta sicura di Yaya Toure. L'Everton risponde con un'iniziativa del folletto Deulofeu che sull'estremo destro del campo mette in difficoltà Kolarov spesso e volentieri. I Toffees sfiorano il gol del vantaggio al 31' alla fine di una ripartenza perfetta portata da Lukaku, che combatte contro Otamendi, vede il movimento di Osman che al volo colpisce con un tiro fantastico, brivido clamoroso per il pubblico di casa. Sarebbe stato il gol di una carriera.
Rientrati dagli spogliatoi il City cerca di alzare il pressing e chiude l'Everton nei propri venti metri. Sterling al 64' trova con Howard con i piedi a dirgli di no. La collezione degli angoli per il City si sprecano a testimonianza dell'assedio che l'Everton subisce. Il monologo non porta a nulla se non ad un clamoroso rigore non fischiato al 92' per un fallo di Stones su Sterling.
Vittoria agevole per il Southampton che sconfigge senza tanti problemi un Watford irriconoscibile e mai pericoloso in 90'.
Solo Southampton nel primo tempo. I Saints fanno il gioco, creano le maggiori occasioni e realizzo il gol del vantaggio. I movimenti di Manè, mettono in difficoltà molte volte la difesa statica del Watford, che incredibilmente però subisce il gol nel proprio fondamentale migliore: il colpo di testa. E' il minuto diciassette quando Targett mette dentro per Long, oggi titolare al posto di Pellè, che incorna alla grande e supera Aurelio Gomes. Al Watford si spegne la luce e serve il miglior Gomes a tenere a galla gli Hornets. Il portiere ex Tottenham è super in tre circostanze, su Manè, su Targett e sulla bomba di Long. Quando non c'è Gomes poi c'è il palo come al 36' sul tiro di Manè.
Non è giornata per il Watford che anche nella ripresa non riesce mai ad imbastire nulla e al 73' esce definitivamente dal match a causa del raddoppio del Southampton di Tadic, entrato tre minuti prima al posto di un ottimo Manè.
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