Un viaggio negli inferi e poi su in paradiso. Questa è la gara del Milan che nel primo tempo tocca il punto più basso della sua stagione, ma poi con orgoglio e maggiore tecnica rimonta e vince per 4-2 al Matusa contro un Frosinone volitivo ma che è troppo impreciso in fase difensiva.
Primo tempo divertente al Matusa con il Frosinone che soffre il possesso palla Milan ma risponde a colpo su colpo. Dopo una conclusione pericolosa di Niang, risponde Soddimo che impegna severamente Donnarumma. Clamorosa doppia chance Milan a metà primo tempo. Né Niang, né Bacca riescono a un passo dalla porta a superare Leali che è attentissimo a mettere in angolo. Risponde nuovamente il Frosinone con una punizione di poco alta di Pavlovic. Donnarumma controlla. Al 19' vantaggio ciociaro: verticalizzazione di Dionisi, Alex e Romagnoli non stringono Ciofani che davanti a Donnarumma non sbaglia, segnando il quarto gol in campionato. Il Milan, colpito nell'orgoglio, si fionda in attacco ma nel primo tempo non riesce ad avere la meglio. La ripresa si riapre subito in maniera scoppiettante. Tonev mette i brividi al giovane Donnarumma con una bomba che sibila larga di poco.
Il Milan però è sempre pressante e dopo aver sprecato un'occasione con Honda pareggia con Abate. La gara gira e tre minuti dopo Bacca approfitta dell'incertezza difensiva ciociara e porta in vantaggio i rossoneri. La gara è chiusa a un quarto d'ora dalla fine da Alex con un perentorio colpo di testa. L'orgoglio ciociario è infinito e Dionisi di testa accorcia le distanze all'84'. Il Frosinone si espone e Bonaventura al 92' lo punisce con un' azione in contropiede perfetta, propiziata dal tocco di Poli.
Il Milan però è sempre pressante e dopo aver sprecato un'occasione con Honda pareggia con Abate. La gara gira e tre minuti dopo Bacca approfitta dell'incertezza difensiva ciociara e porta in vantaggio i rossoneri. La gara è chiusa a un quarto d'ora dalla fine da Alex con un perentorio colpo di testa. L'orgoglio ciociario è infinito e Dionisi di testa accorcia le distanze all'84'. Il Frosinone si espone e Bonaventura al 92' lo punisce con un' azione in contropiede perfetta, propiziata dal tocco di Poli.
Era ora. La Sampdoria vince per la prima volta da quando Montella è sulla panchina dei blucerchiati, ma oltretutto arriva anche una convincente vittoria ai danni di un Palermo scostante e poco continuo. Finisce in maniera meritata con un 2-0 secco per la Samp.
E' sempre Cassano, in serata di grazia, a gestire gli attacchi Doria e al 53' offre un fantastico assist per Soriano che questa volta non può sbagliare. Il Palermo esce dalla gara e subisce il raddoppio al 77' con Ivan al primo gol stagionale. Il gol del giovane centrocampista chiude il match.
Non si riprende dalla scoppola contro la Juventus il Torino che crolla in casa per 0-1 contro un'ottima Udinese, che riesce ad esprimersi meglio in trasferta che in casa. Decide la zampata di Perica al primo gol in stagione. Per il Toro la vittoria in casa manca da 2 gare, dal 28 novembre. Critiche da parte dei tifosi alla squadra prima, durante e a fine gara.
Il Torino dimostra le scorie del bruttissimo derby di Coppa Italia sin dai primi minuti giocando con timidezza e paura di sbagliare. L'Olimpico poi non aiuta con cori e fischi agli errori dei ragazzi di Ventura. La prima occasione degna di nota però la crea il Toro con sinistro a giro di Quagliarella fuori di poco. L'Udinese è sorniona ma con il passare dei minuti inizia a farsi vedere. Al 22' né Felipe, né Widmer riescono a ribadire davanti a Padelli che sventa il tutto con un'uscita provvidenziale. Belotti, in casa Torino, è un leone in gabbia sgomitando a destra e a sinistra. Proprio da una sua iniziativa arriva una bella conclusione di controbalzo che Karnezis mette in angolo. L'inerzia della gara però è in mano all'Udinese che al 41' la sblocca con un diagonale preciso di Perica. Il clima diventa teso all'Olimpico ed Edenilson al 54' ha l'occasione di sentenziare la gara. Padelli prima e Vives poi evitano il raddoppio friulano. La pressione dei granata aumenta, anche perché Wague si fa espellere dopo aver rimediato il secondo giallo. L'attacco a tre punte del Torino però non crea nulla ma è anzi l'Udinese a sfiorare nuovamente il raddoppio con Widmer, che spreca incredibilmente a pochi passi dalla porta.
Il Torino dimostra le scorie del bruttissimo derby di Coppa Italia sin dai primi minuti giocando con timidezza e paura di sbagliare. L'Olimpico poi non aiuta con cori e fischi agli errori dei ragazzi di Ventura. La prima occasione degna di nota però la crea il Toro con sinistro a giro di Quagliarella fuori di poco. L'Udinese è sorniona ma con il passare dei minuti inizia a farsi vedere. Al 22' né Felipe, né Widmer riescono a ribadire davanti a Padelli che sventa il tutto con un'uscita provvidenziale. Belotti, in casa Torino, è un leone in gabbia sgomitando a destra e a sinistra. Proprio da una sua iniziativa arriva una bella conclusione di controbalzo che Karnezis mette in angolo. L'inerzia della gara però è in mano all'Udinese che al 41' la sblocca con un diagonale preciso di Perica. Il clima diventa teso all'Olimpico ed Edenilson al 54' ha l'occasione di sentenziare la gara. Padelli prima e Vives poi evitano il raddoppio friulano. La pressione dei granata aumenta, anche perché Wague si fa espellere dopo aver rimediato il secondo giallo. L'attacco a tre punte del Torino però non crea nulla ma è anzi l'Udinese a sfiorare nuovamente il raddoppio con Widmer, che spreca incredibilmente a pochi passi dalla porta.
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