
L’ultimo italiano a vestire la maglia del Manchester United fu Federico “Chicco” Macheda, prelevato dalle giovanili della Lazio non appena sedicenne, si mise subito in mostra con la squadra giovanile arrivando subito alla convocazione in prima squadra. Debuttò in campionato in un Man utd – Aston Villa, entrando nella ripresa al posto di Nani sul 1-2 per i Villans e siglando il gol vittoria al 93’. Sembrava la trama di un film, goal vittoria all’ultimo secondo il giorno del debutto, ma non fu così. Trovò sempre meno spazio e la serie di prestiti in Italia, Germania e nella Championship ne frenarono la crescita. Non si può dire la stessa cosa di Giuseppe Rossi, arrivato dalle giovanili del Parma, divenne subito un pupillo di Sir Alex Ferguson, che nella stagione 2005/06 lo impiegò per 14 volte realizzando 5 goal, compreso un gol in Champions League. Sir Alex provò di tutto per trattenerlo a Manchester quando arrivò l’offerta del Villarreal, ma Rossi alla fine decise di trasferirsi in Spagna diventando un beniamino al “Madrigal”. Chi non divenne un beniamino dei tifosi dell’Old Trafford fu senza dubbio Massimo Taibi, acquistato dal Venezia, giocò solamente quattro partite ma subendo 11 goal. È rimasto celebre, purtroppo per lui, per le sue papere (famosa quella su un tiro di Le Tissier in Man Utd – Southampton 3-3, dove la palla gli scivolò sotto la pancia). Il primo italiano a giocare nel Manchester e primo giocatore non britannico a giocare in Inghilterra fu Carlo Sartori. Trasferitosi con la famiglia a Manchester a soli 3 anni si fece tutta la trafila delle giovanili dello United (insieme ad un certo George Best) fino ad arrivare alla prima squadra dove vanta 56 presenze e 6 goal. Ora sta a Darmian invertire la rotta negativa che ha accompagnato gli italiani fino ad oggi e far ricredere anche i più scettici sui suoi confronti. Good luck!

Di Daniele Fraioli
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