Di Daniele Fraioli
Ieri sera al Vicente Calderon è andato in scena l'ennesimo miracolo sportivo architettato magistralmente dal Cholo Simeone. E' riuscito a imbrigliare, a soffocare il gioco del Barcelona ma non rinunciando ad attaccare. Si sapeva, l'Atletico Madrid era forse la peggiore squadra che il Barcelona potesse pescare perché sa come farla giocare male e sa, soprattutto, come punirla. Era già successo spesso in questi anni di vedere l'Atletico trionfare su quella che è per molti, anche a ragione, una delle squadre più forti della storia con un tridente d'attacco mai visto in una squadra di club.
Tutto è iniziato durante la partita di campionato al Camp Nou, quando i Colchoneros a parità numerica di uomini in campo hanno messo in difficoltà i blaugrana. Poi, complice la doppia espulsione, il Barcelona ha vinto sì, ma senza mai stradominare una squadra rimasta in nove. La partita di sette giorni fa sembrava rispecchiare quella vista qualche mese prima nella Liga. Goal di Torres, Atletico che gioca alla pari se non anche superiore al Barça, poi l'espulsione che potrebbe rovinare tutto e così è: 2-1 Barcelona. Ma ieri sera è andata in scena la perfezione. Doppio Griezman che ormai ha completato il suo percorso di crescita che lo ha portato a raggiungere i più forti giocatori al mondo e Messi & Co a casa. Intensità, squadra compatta e tutti che aiutano tutti sono i marchi di fabbrica del Cholo che con la sua grinta riesce a tirar fuori da tutti i giocatori quel potenziale che neanche loro probabilmente sanno di avere e che un altro allenatore non riuscirebbe mai a tirare fuori. E' il dodicesimo uomo in campo e anche ieri filo si è visto. Soprattutto nel finale sembrava quasi voler entrare anche lui in campo e giocare tanta era la sua grinta. La sua Milano lo aspetta per la finale, magari in un remake contro il Real Madrid, possibilmente per lui con un altro finale.
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