Di Daniele Fraioli

Alla prima occasione passa la Fiorentina con il suo capitano Gonzalo Rodriguez, ovviamente con colpo di testa. Borja Valero batte corto il calcio d'angolo verso Badelj che la mette in mezzo e il difensore anticipa anche Consigli e insacca. Risponde il Sassuolo alla mezzora con Defrel ma i tentativo del francese esce di pochissimo.
La ripresa riparte con la bella giocata al 56' del Sassuolo con Defrel che serve bene Berardi che pareggia i conti. Ma la gioia dura pochissimo e appena un minuto dopo Ilicic dal limite non lascia scampo a Consigli con un goal fantastico di
prima intenzione, stile Zidane nella finale di Champions League. Spinge la Fiorentina che vuole mettere il risultato al sicuro e all'80' troverebbe anche il goal del 3-1 con Bernardeschi ma viene annullato per fuorigioco. Il 3-1 arriva comunque lo stesso quattro minuti più tardi con la sfortunata autorete di Consigli.
prima intenzione, stile Zidane nella finale di Champions League. Spinge la Fiorentina che vuole mettere il risultato al sicuro e all'80' troverebbe anche il goal del 3-1 con Bernardeschi ma viene annullato per fuorigioco. Il 3-1 arriva comunque lo stesso quattro minuti più tardi con la sfortunata autorete di Consigli.
E' un poker che sa di scudetto quello bianconero inflitto ad un Palermo ordinato che però alla fine è crollato sotto i colpi dei campioni d'Italia. Purtroppo c'è una nota negativa, non solo per la Juve ma anche per l'Italia: Marchisio sembra essersi rotto il crociato.

La ripresa fatica a prendere ritmo e la prima occasione arriva solo a venti dalla fine e arriva il goal del 2-0 bianconero con il solito Pogba che da pochi passi insacca senza problemi. La chiude definitivamente tre minuti più tardi con Cuadrado che supera bene un difensore, finta di passarla e invece calcia all'incrocio dei pali dove Sorrentino non può arrivarci. Entrano Morata e Padoin e la coppia confezione nel finale la rete del poker bianconero. Morata si invola e al limite scarica per il centrocampista che trova la sua prima rete stagionale.
Termina con un pareggio che alla fine accontenta tutte e due le formazioni. Zero a zero ma non senza emozioni, anzi partita vivace con due espulsioni.
Nel primo tempo meriterebbe qualcosa in più l'Udinese che con Zapata e Widmer si rende molto pericolosa dalle parti di Bizzarri che è strepitoso a dire di no ai tentativi dei bianconeri. Nel finale della prima frazione di gioco arriva la prima occasione importante per il Chievo con Inglese che calcia dal cuore dell'area di rigore ma Karnezis è pronto a sventare.
Equilibrio totale anche nella ripresa con Zapata ancora pericoloso al 66' ma Bizzarri dimostra di essere in ottima forma e salva ancora. La partita si incattivisce verso la fine e al 76' l'Udinese rimane in dieci uomini per l'espulsione di Felipe. Con l'uomo in più ci prova il Chievo e Meggiorini si rende protagonista a cinque dalla fine, prima con una occasione sprecata e poi perché pochi secondi più tardi entra malamente su un avversario e l'arbitro non può far altro che estrarre il cartellino rosso per l'attaccante.
Era l'ultima occasione per il Verona per sperare nella salvezza data la vittoria del Carpi e lo scontro diretto che andava ad affrontare contro il Frosinone. Alla fine invece ad esultare sono i ciociari, alla seconda vittoria in trasferta della stagione e rimangono appesi alla salvezza.

Nella ripresa arriva il pari del Verona con Bianchetti che ribadisce in rete da pochi passi la spizzata di Pazzini. Passa un minuto e il Verona ha con Toni la possibilità di ribaltare clamorosamente la partita ma l'attaccante campione del mondo sbaglia in malo modo. Ma in pieno recupero arriva la rete che vale tre punti, ma anche la speranza di Serie A per il Frosinone con Frara, che di testa tutto solo non sbaglia e fa impazzire Stellone.
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