martedì 30 giugno 2015

Copa America 2015: Cile - Perù 2-1, doppio Vargas, ora la finale!

L'attesa è finita. Il Cile è in finale di Copa America, e ora attende una tra Argentina e Paraguay. Ieri lo stadio Nacional di Santiago, era gremito e tutto unito per sostenere la Roja. Sembra essere arrivati a dire: "Ora o mai più". Perché il Cile è sempre stata una bella incompiuta, fucina di talenti incredibili, ma mai come ora ha avuto una squadra compatta e completa, fatta di giocatori che fanno legna e di giocatori che dispensano magie in campo. Ieri difronte si trovava il Perù, che tanto bene aveva fatto, seppur contro una Bolivia arrendevole, e che per questo era molto temuta. Le prime battute infatti dimostrano una partita avvincente da entrambi i lati, e la tensione è molto alta, sia per la posta in gioco, sia per il fatto che Cile-Perù è il derby più sentito in Sud america per motivi politici e storici. Il Perù però approccia meglio la partita, non facendosi intimorire dai 48 mila cileni.
Zambrano però, difensore del Perù inizia la partita prima attaccandosi con Vidal e poi prendendo un'ammonizione che gli costerà carissima nel corso della partita. Il piano di Gareca però, funziona bene, riuscendo a pressare i centrocampisti cileni e riuscendo ad ottenere pericolose ripartenze, con Guerrero che riesce a tenere in scacco una difesa intera. Proprio da una ripartenza, il Perù all'8' minuto riesce a creare una clamorosa occasione: Guerrero sulla parte sinistra dell'attacco riesce a contendere un pallone a Vidal riuscendo a crossare nel mezzo, dove trova Farfan, in posizione di falso nueve, che colpisce di testa andando a prendere il palo alla destra di Bravo. Il Cile accusa un pò il colpo e inizia a temere ancor di più le potenzialità offensive peruviane, contraendo la sua manovra. Ancora Farfan al 13' si dimostra pericoloso, non riuscendo però a calciare da buona posizione in area perché contrastato efficacemente in scivolata da Medel. Un'altra occasione in ripartenza è sempre creata da Guerrero che riesce a proteggere e far salire la squadra, appoggiandosi al limite dell'area al capitano Lobaton, che dal limite colpisce l'esterno della rete cilena, facendo tirare un altro sospiro di sollievo ai tifosi. In un momento delicatissimo però, Zambrano al 20' si fa espellere per una piedata sui reni di Aranguiz, l'espulsione fa cadere il piano tattico di Gareca, che è costretto a inserire il difensore Ramos al posto di Cueva. La pressione del Cile aumenta, mettendo alle corde il fortino del Perù che prima traballa con un'occasione gigantesca non sfruttata da Vargas che a pochi metri dalla porta si vede salvare il suo tiro da Advincula, terzino rivelazione della competizione, e poi cede al 42' minuto: Alexis Sanchez in posizione di esterno sinistro effettua un tiro-cross che Aranguiz intelligentemente lascia passare sotto le sue gambe, la palla sbatte sul palo e poi arriva sui piedi di Vargas (in posizione sospetta) che dopo un momento di tentennamento insacca. E' il momento più difficile del Perù che 1' dopo rischia di capitolare con una conclusione al limite di Vidal che però termina alta. Nella seconda frazione di gioco però il Perù rimette a posto le idee e nonostante in 10 riesce a ritornare pericolosa e non in totale balia del Cile. Nei primi minuti della ripresa oltre ad uno scontato predominio del territorio da parte dei cileni, che tentano di chiudere virtualmente il match, viene annullato un a Vargas che in semi rovesciata aveva segnato, al 48', ma il gol è stato ingiustamente annullato. Proprio nel momento in cui il Cile tenta di legittimare il risultato, una fulminea ripartenza al 60' riporta il risultato sull'1-1. Sempre Guerrero inventa e fa correre sulla fascia il 100 metrista Advincula che arrivato sul fondo crossa per Carillo, che viene anticipato da Medel, che però insacca nella sua porta. Pareggio meritato per lo spirito di sacrificio e per la grinta che i giocatori peruviani hanno mantenuto, seppur giocando in 10. L'unico difetto che ha il Perù è quello di trovare in una serata straripante Edu Vargas, che 4' dopo dai quasi 25 metri, spostato verso destra, tira un bolide sul quale Gallese non può nulla: lo stadio Nacional, tramortito dal pareggio si rianima. Da quel momento in poi il Cile inizia a gestire la partita, non concedendo quasi nulla ai peruviani. Gareca mette in campo Claudio Pizarro e si scopre tentando il tutto per tutto. La mossa però non sortisce effetti, perché il Perù è scarico mentalmente e fisicamente, il Cile invece si esalta nel possesso palla e ottiene una buona occasione al 78' quando Sanchez però in area non riesce a superare Gallese da posizione defilata ma quasi a botta sicura. Ancora marea roja: 2' minuti dopo con una conclusione di collo pieno da parte di Vidal che sfiora l'incrocio e sulla quale Gallese non sarebbe probabilmente potuto arrivare. Il Cile, soprattutto grazie a David Pizarro, fa scorrere il cronometro con il pallone tra i piedi, giungendo al termine della partita, con grande gioia da parte di tutto un Paese che sogna la tanto agognata Copa America: ora non importa chi sarà l'avversario, quello che è sicuro è che i cileni sono carichi e pronti a questo appuntamento con la storia. Vince così la squadra che ha meritato di più, ma onore al Perù che ce l'ha messa sempre tutta, giocando 80' in 10 e riuscendo a pareggiare nel momento in cui nessuno se lo aspettava. Sicuramente la nazionale di Guerrero & co. avrà un futuro, mentre quella cilena a differenza di quella peruviana ha anche un presente.

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