venerdì 26 giugno 2015

Copa America 2015: Cile - Uruguay 1-0, Isla alimenta il sogno Cile

Garra. Basterebbe questa parola per definire l'atteggiamento che le due squadre hanno avuto durante il corso del primo quarto di finale della Copa America, che si svolge proprio in terra cilena, laddove tutti aspettano ancora una vittoria nella competizione da parte della Roja. L'Uruguay si presenta con il Matador Cavani, nonostante la settimana tormentata a causa dell'incidente avuto dal padre, e con Rolan, attaccante classe '93 del Bordeaux. In casa Cile invece, formazione tipo, con il Mago Valdivia dietro le due punte Sanchez e Vargas. I primi minuti di partita sono molto bloccati, soprattutto per il Cile, che sente l'importanza della partita, e il sostegno dello stadio Nacional di Santiago che presto però si trasforma in peso e ansia da prestazione; dal canto suo il Maestro Tabarez ha impostato una partita di grande fisicità e ripartenze per il suo Uruguay che soprattutto nella zona mediana non possiede giocatori tecnici, bensì giocatori molto grintosi e dinamici, come il Tata Gonzalez, Arevalo Rios o il "Cebolla" Rodriguez.
Nel primo tempo come detto succede poco o niente, le maggiori idee in casa Cile le fornisce Valdivia, ma si registrano solamente due conclusioni pericolose da parte della selezione di Sanpaoli: al 31' un tiro a giro dalla destra da parte di Sanchez, che termina poco alto e al 35' una violenta conclusione di Vidal che ha l'unico difetto di essere centrale e quindi di poter essere respinta con i pugni da Muslera. Nel secondo tempo il Cile inizia a spingere il piede sull'acceleratore, costringendo la squadra di Tabarez ad una parta di contenimento visto che lì davanti il tandem Rolan e Cavani non punge. Al 18' della ripresa però l'espulsione dello spento Cavani, per una manata (assai debole) a Jara potrebbe condizionare ancora di più la partita della celeste, ma proprio nel momento di difficoltà esce fuori l'orgoglio uruguagio che sfiora il vantaggio per due volte: al 77' con una conclusione dal limite dell'area di destro da parte di Carlos Sanchez che termina di un nulla fuori, e 1 minuto dopo con una conclusione da dentro l'area che termina di poco alto da parte di Cristian Rodriguez. Quando tutto sembra presagire lo spettro dei rigori, poiché i supplementari nella Copa America sono stati tolti, arriva il gol del giocatore che non ti aspetti, quel Mauricio Isla che nella Juventus non aveva di certo incantato, ma che con il suo tiro rasoterra di destro apre la strada verso la finale al Cile, visto che nella semifinale inconterà una tra Bolivia e Perù. Nel finale la rabbia e la frustrazione dell'Uruguay aumenta, soprattutto quando l'arbitro brasiliano Sandro Ricci espelle Fucile per doppia ammonizione per un'entrata su Alexis Sanchez: si scatena cosi una rissa tra i 22 in campo ed anche Tabarez e il suo staff se la prendono con la gestione arbitrale, rea secondo gli stessi di aver favorito i padroni di casa. Passa così il Cile, che nel complesso di un match brutto, ostico e interrotto moltissime volte ha dimostrato più voglia. Appuntamento per la Roja è il 30 Giugno contro una tra Bolivia o Perù, partendo naturalmente da favorita.

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