Una magia di Zarate, al rientro in Italia dopo la parentesi West Ham, toglie le castagne dal fuoco alla Fiorentina che si era maledettamente complicato la vita contro il Carpi in casa. Vittoria per 2-1 e terzo posto ancora in solitaria.
La gara si mette subito bene per la Fiorentina che tempo due minuti e sblocca la gara grazie alla perfetta verticalizzazione di Ilicic per Borja Valero che non perde la tranquillità e con un destro secco supera Belec. Il gol però genera l'effetto contrario per la Fiorentina che al 20' concede un'ottima chance a Mancosu, Tatarusanu è attento e salva. La difesa della Viola dorme e Lollo pochi minuti dopo si divora il pareggio con un colpo di testa da pochi passi dalla porta. La gara si trascina perchè la squadra di Sousa, allontanato nuovamente per proteste, non riesce a trovare la zampata decisiva ed anzi incassa al 73' il pareggio: Di Gaudio recupera palla sulla sinistra e offre a Lasagna che in anticipo su Astori batte Tatarusanu. Sembra finita per la Fiorentina anche perchè la punizione di Mati esce di poco e il tiro di Bernardeschi non inquadra la porta. Sembra finita ma non per Zarate che al 95' converge verso il centro e con un tiro di destro a giro batte il povero Belec.

Sotto il diluvio del Castellani l'Udinese la sblocca al 23' con un'azione di contropiede portata avanti da Matos, neo arrivo, che mette dentro per Zapata e il colombiano senza problemi mette dentro, tra le proteste toscane per un fallo su Mario Rui.
Sempre ad inizio ripresa l'Udinese ha un'altra chance con Zapata, che fa a spallate con i difensori toscani e calcia dal limite largo di poco. Da quel momento in poi esce alla grande l'Empoli. Al 61' Adnan stende in area Zielinski: calcio di rigore. Si presenta Saponara che però in giornata no calcia centralmente e male facendosi parare il rigore da Karnezis. Il rigore non ha un risvolto negativo psicologico per l'Empoli che al 94' pareggia. Uno-due rapido tra Pucciarelli e Maccarone, il fantasista di casa liberato in area supera Karnezis in disperata uscita con un morbido tocco sotto per il definitivo 1-1.
Meglio tardi che mai. Il Verona alla 23° giornata trova la prima vittoria di una stagione che definirla amara è un paradosso. L'Atalanta dopo un ottima prima parte di primo tempo fa harakiri e viene rimontata. L'espulsione di Drame e la maggiore voglia del Verona fanno la differenza tra vittoria e sconfitta.
La serata per gli scaligeri inizia male tanto per cambiare con il gol di Conti alla mezz'ora. La squadra di Del Neri però non molla e al 42' trova il pareggio con un'azione caparbia di Siligardi. Nella ripresa al 55' arriva l'episodio che cambia la gara: Pisano al limite dell'area viene steso da Dramè già ammonito. Per il sig. Di Bello è secondo giallo e doccia anticipata per l'esterno nerazzurro. Il Verona pressa, ci crede e raccoglie i frutti con Pazzini abile a insaccare dal dischetto di rigore. Esplode il Bentegodi che almeno per una sera festeggia.
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